Vitrificazione di Ovociti
È stato dimostrato che le possibilità che un’ovocita si fecondi e dia origine ad una gravidanza diminuiscono parallelamente all’aumentare dell’età materna.
A questo proposito, la possibilità di Crioconservare le cellule germinali (gli Ovociti) in giovane età, bloccando l’orologio biologico della cellula alla data del congelamento, potrebbe permettere alla donna di “posticipare” nel tempo eventuali tentativi di concepimento senza che le percentuali di successo risultino inficiate dall’avanzare del tempo.
I recenti passi in avanti ottenuti dalla comunità scientifica nel campo della “criobiologia” hanno reso possibile, infatti, il congelamento e successivo stoccaggio (per una durata di tempo indefinita) di vari tipi di cellule tra cui quelle coinvolte nel processo riproduttivo.
Tra le varie tecniche di congelamento (e scongelamento) utilizzabili per la crioconservazione della cellula uovo, la “vitrificazione” dell’Ovocita è quella che garantisce le maggiori percentuali di successo.
Che cos’è la Vitrificazione?
Da un punto di vista fisico, la Vitrificazione di una soluzione acquosa (come può essere considerato anche un’Ovocita) è il raggiungimento dello stato solido in un periodo di tempo brevissimo e a temperature così basse da impedire la formazione dei “temutissimi” cristalli di ghiaccio.
Questa metodica di congelamento “ultrarapido” previene, dunque, l’insorgere dei potenziali danni a carico delle strutture cellulari (citoscheletro, membrane) propri delle tecniche utilizzate sin’ora (slow freezing) (Rall e colleghi, 1985).
L’utilizzo di minimi volumi di sostanze crioprotettrici e il diretto contatto con l’azoto liquido ( -198 °C) del supporto fisico sul quale viene adagiata la cellula uovo permettono, infatti, di raggiungere velocità di congelamento e scongelamento (rispettivamente 23000°C e 46000°C per minuto) tali da evitare i potenziali danni di cui sopra (Kuwayama e colleghi, 2005).
L’applicazione clinica di questa tecnica ha permesso di raggiungere risultati sicuramente non pronosticabili sino a qualche anno fa: la percentuale di sopravvivenza dopo lo scongelamento degli Ovociti Vitrificati si aggira, infatti, intorno al 97% e in termini clinici, l’utilizzo di Ovociti Vitrificati genera risultati assolutamente sovrapponibili rispetto all’utilizzo di Ovociti freschi (non si registrano differenze statisticamente significative a livello di percentuali di fecondazione, di corretto sviluppo embrionale e di gravidanza) (Cobo e colleghi, 2008).
Che tipo di Tecnica si utilizza per Crioconservare gli Ovociti presso il Centro Palmer?
Presso il Laboratorio di Embriologia del Centro Palmer è in uso, come tecnica di Crioconservazione degli Ovociti (e/o Embrioni qualora clinicamente necessario), un protocollo di Vitrificazione di recente sviluppo (Kuwayama e colleghi, 2007) in grado di equiparare le potenzialità riproduttive del gamete crioconservato a quelle di un gamete utilizzato “a fresco”.